Laboratorio psicomotricità

Il vero obiettivo della psicomotricità non è il movimento, ma l’emozione implicata dal movimento. 
Il corpo allora è visto e considerato come un ‘linguaggio’ che esprime ciò che il bambino vive dentro di sé.

G. Nicolodi


La psicomotricità è una proposta di educazione globale del bambino e della bambina caratterizzata da un approccio completo, finalizzato a stimolare tutti i canali espressivi e comunicativi.
Si focalizza sugli elementi in cui i piccoli sono più attivi nei primi anni di vita: il movimento e l’azione.

L’uso del movimento, insieme al gioco, è un’opportunità che bambini e bambine ricercano in continuazione. Grazie all’uso del corpo e delle condotte ludiche i bambini e le bambine possono esprimere sé stessi, sé stesse, per compiere un processo rilevante composto da tre passaggi chiave:

  1. entrano in contatto con le loro emozioni
  2. le proiettano fuori di sé
  3. le rielaborano

Il gioco corporeo proposto nella psicomotricità infantile diventa uno strumento dalla funzione essenziale per promuovere lo sviluppo del bambino e prevenire il disagio.

Regaliamo ogni anno, grazie a un bando finanziato, un percorso di 10 sedute di psicomotricità a tutti i bambini di 4 anni, che noi chiamiamo "aquiloni" con l'obiettivo di consentire ai bambini di potersi esprimere con la massima libertà attraverso le diverse forme di gioco spontaneo e del movimento.

Questa dinamica avviene all’interno di un setting protetto e con il supporto di una specialista che svolge funzioni importantissime: contenimento, empatia, regolazione delle emozioni, accompagnamento verso l’autonomia e la padronanza di sé.
Grazie a spazio, tempo, materiali e, soprattutto, alla relazione con l’adulto, il bambino può vivere la sua espressività motoria, rappresentare il suo mondo emotivo e trarre attraverso il movimento un piacere che gli permette di costruire il proprio Sé.

Grazie all’attività educativa svolta dall’adulto, il bambino può avviarsi all’autoregolazione emotiva, proprio perché ha prima ricevuto la regolazione dall’esterno, dall’adulto, in modo sensibile ed empatico.
Il movimento, l’azione, gli oggetti, il gioco, sono utilizzati dai piccoli per esplorare, conoscere, rappresentare il mondo esterno e imparare ad esprimere, elaborare e gestire il mondo interiore.

I bimbi raccontano – tanto nel gioco quanto nel movimento – qualcosa di sé: emozioni, fatiche, frustrazioni, dolori, inibizioni, ma anche risorse, desideri, conquiste, che si inscrivono nel corpo.